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Il trittico di Joos van Cleve raffigurante l'Adorazione dei Magi tra santo Stefano con il donatore Stefano Raggio e santa Maria Maddalena costituisce l'unica pala d'altare realizzata dal maestro fiammingo per un committente genovese ancora conservata in una chiesa cittadina. Come ricostruito nei contributi di Maria Clelia Galassi, Marie Luce Repetto, Daniele Sanguineti e Gianluca Zanelli, il dipinto, oggi esposto nella cappella dedicata a San Giuseppe, fu realizzato nel secondo decennio del Cinquecento su commissione del nobile Stefano Raggio proprio per l'altare costruito dal mercante in San Donato. Ricordato per la sua qualità esecutiva già nelle descrizioni della città di Genova pubblicate nel XVII secolo, il trittico funge da primaria testimonianza del profondo legame culturale, e non solo economico, che i nobili genovesi instaurarono con i territori fiamminghi durante il Rinascimento. Rapporti grazie ai quali giunsero in città numerose opere d'arte, tra le quali almeno tre importanti pale commissionate a Joos van Cleve tra il secondo e il terzo decennio del Cinquecento. Il volume inaugura la collana editoriale 'Materiali d'arte genovese', curata da Daniele Sanguineti e Gianluca Zanelli con l'intento di offrire, di volta in volta, approfondite indagini, singole o più complesse, dedicate ad artisti, opere, cantieri, momenti, committenze, iconografie e problemi critici, in un'ottica multidisciplinare.